Home » blog » Ristrutturazioni » Dimensioni standard della finestra: quali sono e come valutarle

Che cosa si intende per misure standard di una finestra e in quali casi è opportuno approfondire questo tema? Sicuramente, nel caso di appartamenti di città, raramente la ristrutturazione coinvolge una modifica alla dimensione delle finestre, cosa che invece può accadere nel caso della ristrutturazione di una casa indipendente. Infatti, se è frequente la sostituzione dei serramenti è più rara la modifica delle dimensioni e quindi di altezza e larghezza di finestre o di un’eventuale porta finestra presente.

Si tratta soprattutto della sostituzione degli infissi, ad esempio per eliminare vecchie cornici in legno favore del PVC e di strutture più isolanti ed efficaci e in questo caso la misura resta invariata mentre cambia il materiale. Oppure, a parità di misure complessive, si preferiscono finestre con una superficie vetrata maggiore, per massimizzare la luce naturale. Se questi sono i casi più frequenti, è anche vero che in alcune situazioni, e in particolare in case indipendenti e case di nuova edificazione, ci può essere la necessità di individuare misure standard, eventuali indicazioni comunali e possibili dimensioni più ampie o ridotte.

finestre cucina

Tipi di finestre e differenze

Le diverse possibili misure devono essere valutate anche in base alla tipologia di infisso, oltre alla classica finestra a doppia anta esistono, infatti, altri modelli le cui caratteristiche devono essere coinvolte nella scelta delle dimensioni. Una tipologia molto diffusa è la finestra chiamata vasistas caratterizzata da una cerniera posta sul lato inferiore e quindi da un’apertura a ribalta verso l’interno.

È un sistema usato per limitare l’apertura della finestra, ad esempio per motivi di sicurezza, consentendo comunque il passaggio dell’aria. Anche la finestra ad anta singola a battente è spesso presente, soprattutto in ambienti dallo spazio ridotto, come ad esempio il bagno e la cucina. La porta finestra è caratterizzata da un’altezza assimilabile a quella di una porta e può essere scorrevole oppure a battente, mentre la finestra o porta finestra a bilico si apre o si inclina su un perno centrale. 

Meno diffusa è la finestra a ghigliottina che si apre scorrendo verso l’alto ed è tipicamente inglese. La suddivisione del vetro in riquadri è un ulteriore elemento distintivo delle finestre: per massimizzare la superficie vetrata si tende a ridurre numero e spessore delle cornici presenti.

Quali sono le misure standard della finestra?

Il patrimonio edilizio italiano è caratterizzato da una grande diversità architettonica e da edifici costruiti in epoche diverse con caratteristiche diverse. Basti pensare ai palazzi d’epoca con i soffitti più alti della media e quindi le grandi finestre che li caratterizzano. Un’altra fonte di diversità è la geografia: una baita di montagna avrà finestre tipicamente piccole per conservare il calore mentre un loft di città avrà grandi vetrate panoramiche.

Questo solo per dare un’idea di come sia difficile individuare un vero e proprio standard per le misure delle finestre. Tuttavia, un riferimento comune c’è ed è il rapporto aeroilluminante ossia la relazione tra la dimensione della finestra e l’estensione del pavimento e quindi dell’ambiente stesso. Tipicamente il rapporto è di 1/8 e questo vuol dire che la misura della finestra deve essere pari almeno a un ottavo del pavimento per assicurare la salubrità dell’ambiente.

E in tema di sicurezza, la finestra dovrebbe trovarsi ad almeno un metro di altezza dal pavimento e se questo non fosse possibile è opportuno inserire un parapetto che colmi questa misura. Si tratta quindi di indicazioni del regolamento edilizio, tuttavia, in edifici d’epoca, costruiti prima della formulazione di queste regole, le finestre hanno misure diverse, ora maggiori di quanto prescritto, ora minori. Inoltre, si tratta di finestre presenti su facciate spesso vincolate le cui misure non sono dunque modificabili. 

Dimensioni e numero delle finestre: come far quadrare i conti

Se si ha la possibilità di decidere più liberamente quante finestre inserire nonché le relative dimensioni, è meglio installare tante finestre piccole oppure poche finestre grandi? La risposta assoluta non esiste ma un elemento da considerare è la parete e il modo in cui si desidera arredarla: non dimentichiamo che la presenza di una finestra è comunque un limite all’utilizzo della parete su cui si trova e spesso non è possibile inserire un determinato arredo proprio perché è incompatibile con l’ingombro della finestra.

Ecco perché il progetto preliminare deve tener conto di eventuali preferenze di questo tipo. Un altro aspetto da considerare è l’esposizione: un ambiente esposto su più lati non necessita di una finestra su ciascuno di essi ma, ad esempio, un’apertura verso sud massimizza luce e calore, mentre un’apertura verso nord può aiutare a rinfrescare gli ambienti.

Così come due finestre poste su lati opposti consentono di aerare facilmente la stanza. Ed ecco che il numero delle finestre inizia a interagire con le relative misure con l’obiettivo di creare un progetto funzionale e armonico.