Uno dei primi interventi che vengono in mente per cambiare stile al proprio appartamento è la modifica dei colori delle pareti oppure di mobili e altri elementi in legno. In questo secondo caso, si può ricorrere alla laccatura del mobile per conferire all’elemento un aspetto diverso e nuovo senza però doverlo fisicamente sostituire: laccare, infatti, vuol dire proprio verniciare con una lacca, ossia una vernice tendenzialmente coprente, adatta, come vedremo, a ricoprire una serie di materiali.
La laccatura del legno offre la possibilità di cambiare stile a un elemento, renderlo più attuale, adattarlo a un contesto nuovo. Se l’obiettivo è ottenere un risultato professionale e impeccabile, il procedimento deve essere svolto da un professionista, sebbene sia possibile cimentarsi in un intervento fai-da-te nel caso in cui non si abbiano grandi pretese in termini di finiture.
Perché laccare un mobile
Come si diceva, laccare un mobile è un modo per rinnovarlo e cambiare volto all’ambiente senza dover sostituire l’arredo. Eliminare gli elementi già esistenti e acquistarne di nuovi può essere infatti inutilmente dispendioso e spesso non garantisce risultati ottimali. Oggi, del resto, la pratica del riuso è sempre più diffusa, soprattutto sotto forma di up-cycling: il riciclo creativo di un oggetto oppure di un arredo per renderlo più bello e attuale piuttosto che sostituirlo.
In tema di tendenze, il colore è sicuramente una variabile rilevante: spesso capita di considerare un mobile obsoleto e si ha voglia di sostituirlo quando in realtà è sufficiente cambiare tinta per dargli nuova vita e personalità. Per non parlare dell’arredo su misura che sarebbe sempre consigliabile conservare per la qualità e per essere stato progettato per adattarsi ad un ambiente alla perfezione. Arredi e accessori non sono gli unici elementi che possono essere rinnovati con il colore: anche porte e finestre, con le relative cornici, diventano elementi decorativi inaspettati se reinterpretati con il colore e lo stesso vale per le boiserie che un tempo erano prevalentemente color legno ma adesso si concedono coraggiosi interventi cromatici.
Cosa si intende per laccatura del legno
La laccatura del legno è una vera e propria verniciatura che viene effettuata con un prodotto particolare, comunemente chiamato lacca, che può avere diverse composizioni specifiche ma tutte finalizzate a ottenere un risultato omogeneo e compatto, coprente rispetto a eventuali venature del legno. Questo materiale, quindi, scompare alla vista per lasciare il posto al colore. È vero però, che esiste anche un tipo particolare di laccatura, definita “a pori aperti” che, invece, modifica il colore ma lascia ancora intravedere venature e nodi.
In ogni caso un passaggio indispensabile, prima di procedere alla laccatura, è l’eliminazione dell’eventuale vernice già presente insieme ad un check delle condizioni del legno: intervenire su un materiale in cattive condizioni comprometterebbe il risultato e la sua durata nel tempo. La sverniciatura deve essere seguita da una pulizia approfondita per eliminare polvere e residui di vernice che altrimenti resterebbero intrappolati nella lacca rendendo la laccatura disomogenea e non liscia.
Laccatura opaca oppure lucida e il gloss
In fase preliminare, oltre al colore, è possibile scegliere anche la finitura della laccatura e in particolare se si desidera una superficie goffrata e quindi ruvida al tatto e rustica alla vista, opaca, satinata per riflettere la luce, lucida ovvero a specchio. Il grado di lucidità viene individuato a partire dal gloss una vera e propria unità di misura, che utilizza il glossometro, uno strumento che a partire dall’intensità della luce riflessa, individua il numero di passate necessarie per ottenere un determinato effetto riflettente. In generale le superfici opache assorbono la luce ecco perché, se si ha il desiderio o la necessità di aumentare la luminosità di un ambiente, è consigliabile scegliere una laccatura lucida. Mentre una finitura opaca conferisce un aspetto più discreto e contemporaneo.
Laccatura delle porte e delle ante cucina
In tema di laccatura, uno degli interventi ricorrenti riguarda le porte della casa e l’arredo della cucina. In generale, è importante sapere che possono essere sottoposti a laccatura il legno massello, ma anche le superfici in MDF (Medium Density Fibreboard) e il truciolare melamminico. Ciò che conta è che il materiale si trovi in buone condizioni, una situazione che non sempre si verifica, soprattutto in cucina. Qui, l’usura e l’umido possono aver danneggiato il legno ed è quindi importante valutare se valga la pena procedere con la laccatura.
Viceversa, se gli arredi sono ancora in buone condizioni, un intervento di questo tipo, scegliendo il giusto colore, consente di dare all’ambiente un aspetto nuovo e più attuale. Lo stesso vale per porte e finestre: in questo caso si può optare per una semplice e classica laccatura bianca, se l’intento è dare a questi elementi un aspetto più nuovo e curato. Ma non è da escludere la scelta, più coraggiosa, di colorare porte e finestre ottenendo un risultato contemporaneo e di grande effetto.

